STEFANO CONIA, CREMONA (ITALIA)

«Il mio obiettivo è da sempre uno solo: fare più strumenti di Stradivari» e – non lo dice –  ma non è troppo lontano dal traguardo. Stefano Conia, classe 1946, è fra i rappresentanti della liuteria contemporanea cremonese, fra i fondatori della rinnovata tradizione liutaria, rinata sotto il segno di Stradivari. Ungherese di origine, il padre Istvàn Konya senior (1919 – 1999) fu a sua volta liutaio e si diplomò alla scuola internazionale di liuteria a Cremona, riuscendo a lasciare l’Ungheria. Una famiglia di liutai, dunque, quella di Conia: Stefano Conia condivide, invece, la bottega di corso Garibaldi a Cremona con il figlio Stefano, che firma i suoi strumenti come Conia ‘il giovane’.

Stefano Conia ha iniziato il suo rapporto con la musica, suonando il violino dall’età di cinque anni, poi la tradizione di famiglia ha avuto la meglio: il liutaio ha trionfato sul violinista. Si è così diplomato alla Scuola internazionale di liuteria nel 1972 con i maestri Sgarabotto, Morassi e Bissolotti, per ventitré anni ha poi insegnato nello stesso istituto, formando liutai come Stefano Trabucchi, Marcello Villa, Francesco Toto e molti altri, contribuendo a diffondere il saper fare liutario cremonese fra le nuove generazioni. Nel 1970 ha vinto una medaglia d’oro  al Concorso Giovani Liutai di Bagnacavallo, nel 1971 due medaglie d’oro (alla IV Biennale di Cremona per un violino e a Bagnacavallo per un quartetto classico). Ha partecipato a innumerevoli mostre da Poznan, a Tokyo e in molte altre città italiane ed estere.  A Budapest ha un suo strumento in mostra permanente presso il museo nazionale degli strumenti musicali. Per anni ha partecipato ai concorsi Triennali di Cremona, ottenendo importanti riconoscimenti, e in più occasioni ha fatto parte delle giurie di concorsi di liuteria a livello nazionale e internazionale.

Stefano Conia è a tutti gli effetti uno dei massimi rappresentanti della liuteria contemporanea cremonese. infatti il liutaio è presente nelle più importanti pubblicazioni del settore, saggi e libri ne raccontano la professione e la lezione di artigiano.  Alla vigilia del mezzo secolo di attività e con alle spalle una tradizione liutaria familiare che tuttora prosegue, sa reinterpretare e dare nuovo smalto ed eleganza ai modelli classici della liuteria cremonese, facendo dei grandi maestri Amati, Guarneri del Gesù e Stradivari gli ispiratori del suo saper fare. Membro e fondatore del Consorzio Antonio Stradivari e dell’Associazione Liutaria Italiana (ALI) ed Europea (AEL) ha contribuito a raccontare, diffondere la lezione della liuteria cremonese nel mondo con la passione di un artista e la tenacia di un artigiano chino sul suo tavolo di lavoro, ma con lo sguardo che guarda lontano.

Se cercate Stefano Conia, basta suonare alla sua bottega, lo troverete lì a dare forma alla musica fra pialle e vernici con un obiettivo: superare il numero degli strumenti costruiti dal massimo liutaio di tutti i tempi.

(Nicola Arrigoni)

 

Tutti gli strumenti del Maestro Conia riflettono la sua esperienza pluriennale come violinista di fila in orchestra. Per lui le tastiere, il manico, il ponticello, la posizione dell’anima, la comodità dello strumento sono sempre state messe al primo posto nel processo di costruzione.
La vernice, di sua produzione, contiene solo coloranti naturali, estratti di essenze esotiche prodotti con estrattore nel suo laboratorio; assieme al legno, attentamente selezionato,  è elemento determinante per la qualità del suono.
Il color rosso-bruno, con riflessi giallo-oro leggermente sfumato e i bordi leggermente schiariti, sono il segno distintivo della liuteria del Maestro Conia.
Le bombature spontanee, vigorose, i fori armonici larghi, slanciati e le chiocciole ben scavate, rendono i suoi strumenti assolutamente unici, e il loro suono è “Il suono di Conia”. 

VIOLINO I 

— attualmente in prestito ad Alinea Quartet

Modello: Stradivari 1715
Anno di costruzione: 2013

Il violino è costruito in acero “occhio di pernice”, le tavole son di abete rosso del Val di Fiemme, ben stagionate, di venatura media, regolare.

VIOLINO II

— attualmente in prestito ad Alinea Quartet

Modello: Stradivari 1715
Anno di costruzione: 2013

Il violino è costruito in acero “occhio di pernice”, le tavole son di abete rosso del Val di Fiemme, ben stagionate, di venatura media, regolare.

VIOLA

— attualmente in prestito ad Alinea Quartet

Modello: Stradivari 1672
Anno di costruzione: 2013

La viola è costruita in acero “occhio di pernice”, le tavole son di abete rosso del Val di Fiemme, ben stagionate, di venatura media, regolare.

VIOLONCELLO

— attualmente in prestito ad Alinea Quartet

Modello: Stradivari 1720
Anno di costruzione: 2013

Il violoncello è costruito in acero “occhio di pernice”, le tavole son di abete rosso del Val di Fiemme, ben stagionate, di venatura media, regolare.

PREMI E RICONOSCIMENTI

1971 | Medaglia d’oro alla IV Biennale di Cremona dell’Amministrazione Provinciale
1971 | Medaglia d’oro al Concorso Giovani Liutai di Bagnocavallo
1970 | Medaglia d’oro al Concorso Giovani Liutai di Bagnacavallo

L’ATELIER STEFANO CONIA

Corso Garibaldi 95, Cremona 

Nel 1972 – fresco di diploma della Scuola Internazionale di liuteria, Stefano Conia si è iscritto alla Camera di Commercio di Cremona come “Liuteria Cremonese Stefano Conia di Kònya Istvàn” e subito stabilisce la sede del suo atelier in Cso.Garibaldi 95, dove tutt’ora si trova.
L’atelier è situato sul Corso centrale della Città che porta verso il Duomo, e affaccia su un angolo pacifico: il cortile del palazzo dell’Ottocento in cui si trova.
Da molti anni Stefano Conia lavora accanto a suo figlio Stefano Conia “il giovane”: gli strumenti di ognuno, tuttavia, sono costruiti individualmente.

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