di Andrea Bedetti
Una nuova realtà culturale ed economica si è affacciata nel mondo dell’arte musicale italiana, una realtà che si chiama The String Circle e che si propone di dare vita a una piattaforma in grado di mettere in connessione eccellenti liutai italiani e internazionali con la nuova generazione dei migliori musicisti da camera. Quest’idea è nata e ha preso vita per rispondere da una parte alla volontà di valorizzare l’arte e la professionalità della figura incarnata dal “maestro liutaio”, mettendolo in diretto contatto con i giovani artisti, e dall’altra per soddisfare quella necessità di disporre di strumenti di qualità per i giovani musicisti all’inizio della loro carriera. Il compito di The String Circle è proprio questo: creare una rete diffusa di maestri liutai e di musicisti capace di facilitare lo scambio internazionale tra queste due categorie, favorendone la crescita professionale e artistica.
Il progetto trae origine da un’idea de Le Dimore del Quartetto, la rete internazionale che oggi supporta novanta giovani quartetti per archi e gruppi di musica da camera nei primi anni di carriera, in collaborazione con la Fondazione Museo del Violino di Cremona, responsabile del coinvolgimento di artigiani d’eccellenza tra quelli premiati nel “Concorso Triennale Internazionale di Liuteria Antonio Stradivari” (che dal 1976 rappresenta un’autentica “olimpiade” per i costruttori di strumenti ad arco di tutto il mondo), nonché in analoghi concorsi internazionali. Un progetto, questo, che ha già ottenuto il patrocinio della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte.
«L’alta liuteria contemporanea è un elemento imprescindibile affinché la filiera della musica classica possa continuare ad essere sana e sostenibile», ha spiegato Francesca Moncada, fondatrice e Presidente de Le Dimore del Quartetto (leggi qui la sua intervista). «Con The String Circle si completa il circolo virtuoso innescato da Le Dimore del Quartetto, dove la rete e lo scambio di risorse generano valore per la comunità e per tutti i partner coinvolti».
Per essere coinvolti in questo progetto e per fare parte del network, i liutai selezionati offrono uno o più strumenti in comodato d’uso e una serie di servizi (ossia riparazione, manutenzione, etc.) ai musicisti della rete de Le Dimore del Quartetto, con le botteghe artigiane che vengono segnalate in una mappa interattiva che facilita la loro localizzazione, venendosi così a creare una collezione diffusa a disposizione dei giovani artisti.